La promozione culturale in Emilia-Romagna

Nota informativa n. 5 del 26/03/2024

Nota informativa n. 5 del 26/03/2024

Con la legge regionale 28 dicembre 2023, n. 21, l’Emilia-Romagna si è dotata di “nuove norme in materia di promozione culturale”, andando ad abrogare la previgente legge regionale 37/1994.

Per attività di promozione culturale si intendono gli eventi, le mostre, i festival, le rassegne, i convegni e ogni altra iniziativa aperta alla partecipazione del pubblico rivolti. Si parla di festiva letterari, di arti visive e performative, del cinema e dell’audiovisivo, delle scienze matematiche, fisiche e naturali, delle scienze umane e sociali, del dialogo fra le culture e le religioni ma anche diretti a divulgare la storia, le culture, le identità e tradizioni locali così come la promozione della creatività artistica e letteraria. Il tutto si realizzerà grazie ad un tesoretto di 3.800.000,00 euro a copertura degli investimenti per ciascuno degli esercizi 2024 e 2025 mentre per gli esercizi successivi al 2025 si farà fronte nell’ambito delle autorizzazioni di spesa annualmente disposte dalla legge di approvazione del bilancio.

Le attività potranno essere realizzate:

  1. direttamente dalla Regione;
  2. mediante:
    1. intese istituzionali e accordi con altre pubbliche amministrazioni;
    2. convenzioni con soggetti privati, anche in attuazione dell’articolo 56 del Codice del terzo settore;
    3. amministrazione condivisa, in particolare attraverso le attività di co-programmazione e co-progettazione di cui all’articolo 55 del Codice del terzo settore;
  3. concessione di contributi a favore dell’ente organizzatore e realizzatore di progetti e iniziative di promozione culturale, svolte prevalentemente sul territorio regionale o dirette a sostegno di progetti che promuovono all’estero la produzione e il patrimonio culturale materiale e immateriale regionale;
  4. concessione di contributi per spese di investimento per progetti volti alla realizzazione, al restauro, al recupero, all’adeguamento strutturale, alla transizione digitale e alla riqualificazione, anche energetica, di spazi aperti al pubblico che sono destinati in via esclusiva o prevalente alle attività di promozione culturale.

Sarà interessante esaminare la programmazione pluriennale degli interventi – di regola triennale – diretta a individuare priorità e strategie dell’intervento regionale in materia di promozione culturale.